La posizione del mese
Chi pratica con noi da qualche tempo sa che ogni mese viene segnato da una costante: la posizione del mese. Perchè questa scelta? Perchè una posizione costante consente di monitorare il progresso e la disposizione del corpo a “proiettarsi” in una nuova forma.
Si tratta di un INVITO per il corpo ad accogliere il cambiamento.
La sequenza di cui vedi un dettaglio non è quindi la sequenza che ti porta al 100% alla perfetta esecuzione di Sirsasana (la posizione del mese di marzo) ma ti predispone ad assumerla. E’ stata disegnata dividendo in piccoli segmenti i tratti articolari e muscolari che vengono interessati da Sirsasana. Consiglio l’esecuzione finale solo in allievi già predisposti o pronti alle posizioni capovolte.
Come in tutte le sequenze di yoga, ricordati di cercare il supporto e la guida di un insegnante e di non praticare da solo posizioni che non hai mai esercitato.
Quindi in questo caso, se sei a casa e da solo, puoi fermarti alla posizione del Delfino (Ardha Sirsasana) e rimanere concentrato sulla disposizione delle braccia e sullo scarico del peso della parte superiore del corpo.
Contrariamente a quanto comunemente si pensa, Sirsasana non scarica il peso del corpo sulla testa, ma sulle articolazioni di spalle e braccia, e la parte più complessa non è tanto imparare a usare queste leve, ma gestire la posizione a testa in giù.
Prima di iniziare , focalizzati sulla sensazione del cuore, sul peso che percepisci, o forse sulla sensazione di chiusura che a volte ci opprime. Effettuiamo del movimenti per espandere il respiro, e quindi l’intera area toracica.
Progressivamente, insieme al battito cardiaco rallenta il respiro e la frenesia del movimento, lasciando il posto alla calma e alla stabilità. Entrambe qualità essenziali delle inversioni.
Procediamo dopo al rafforzamento delle braccia con posizioni come Dandasana e Chaturanga, iniziando ad approfondire il ruolo delle spalle e della parte superiore della schiena. Ideale è l’esecuzione di Ardha Sirsasana e di Garudasana.
E poi, ci aspetta il cambio di prospettiva, l’aspetto rivoluzionario delle inversioni. Cosa c’è infatti di più anticonformista del guardare il mondo a testa in giù? Le inversioni vengono anche dette le posizioni anti invecchiamento, non solo perché contrastano fisicamente la forza di gravità, ma per l’abilità di vedere le cose differentemente. La tecnica lascia il posto alla percezione del proprio corpo nello spazio. Le mani che prendono la misura dei gomiti, le dita che si intrecciano, la testa che si incastra nella coppa creata dalle mani. Da Ardha Sirsasana prova a salire su con i glutei… fino a quando il corpo ti lascerà spazio e la mente ti aiuterà nel vedere le cose diversamente.
E in fondo, Santosha, il niyama del mese di Marzo, non è forse questo? Imparare ad essere contenti di quello che c’è , qui ed ora… senza vedere sempre quello che manca, ma apprezzando quello che c’è.
Dopo Sirsasana, o comunque dopo le inversioni, rimani per l’equivalente dei respiri in Balasana, lasciando riequilibrare il corso dei fluidi corporei.
Queste sono le sequenze che io disegno per ogni lezione. Se ti interessa e vuoi ricevere la sequenza del mese, iscriviti alla newsletter e riceverai ogni mese una semplice pratica da fare nella quiete della tua casa. Vuoi vedere come si fa? semplice, vieni a praticare con noi!
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