FAQ (ovvero tutte le domande che ti vengono in mente)
Guardi un sito, o un tutorial, e ti viene in mente che magari si, da domani, potresti iniziare a fare yoga, ma poi… mille domande, tanti dubbi… eccone alcuni, che i nostri allievi ci hanno raccontato e che abbiamo sperimentato in prima persona. E tu? cerca qui le tue domande 🙂
Frequently Asked Questions (FAQ) ovvero, quello che non avresti mai osato chiedere ...
ma qui puoi serenamente, farlo 🙂
Cosa è lo Yoga?
Per rispondere a questa domanda non basterebbe una vita. Te lo dice chi pratica ormai da tanti anni, studiando e approfondendo su vari testi di diversi autori. Preferisco “prendere in prestito” un Sutra di Patanjali: ’Lo Yoga è la cessazione delle fluttuazioni della mente’’.
Cosa potrebbe lo Yoga fare a me? Al mio Corpo e alla Mente?
Una delle grandi Bellezze dello Yoga è che si adegua ad ogni allievo, al suo corpo. Se praticato nel rispetto delle condizioni personale è una pratica che apporta benefici al corpo rendendolo più flessibile, elastico, tonico, alla mente rasserenandola, e al respiro, rendendolo più profondo e consapevole.
Quale Yoga è più adatto alle mie aspettative e alle mie Esigenze e Attitudini? Qual è il più adatto alle mie esigenze? Quali sono i benefici che si traggono dalla pratica?
Una delle grandi Bellezze dello Yoga è che si adegua ad ogni allievo, al suo corpo. Se praticato nel rispetto delle condizioni personale è una pratica che apporta benefici al corpo, rendendolo più flessibile, elastico, tonico, alla mente, rasserenandola e al respiro, rendendolo più profondo e consapevole.
Sono principiante. Quale Yoga è più adatto alle mie aspettative e alle mie esigenze? Qual è il più adatto alle mie esigenze?
Non mi piace parlare di principianti o avanzati. Nello yoga c’è una pratica, la tua, quella che va bene a te, al tuo corpo, alla tua storia. Il resto, per quanto ci riguarda, sono giudizi sulla flessibilità/rigidità personale che non trovano spazio sul tappetino.
Quanti tipi di yoga esistono?
L’Hatha yoga è una delle pratiche yoga, ci sono molti altri stili che hanno preso vita da questa tradizione. Puoi imparare a fluire con il respiro passando da una posizione all’altra esplorando così il Vinyasa, oppure rallentare e respirare profondamente nelle posizioni dello Yin Yoga. Ci sono pratiche intense ed energiche ed altre più morbide e rilassanti. Provale per trovare la tua 🙂
Quali sono i benefici dello Yoga?
La pratica yoga regala molti benefici fisici, crea un corpo tonico, flessibile e forte e migliora la respirazione e il metabolismo. Lo yoga migliora la circolazione e la salute cardiaca, riduce il dolore e le tensioni dovute a una cattiva postura. Ha degli “effetti collaterali” anche a livello mentale: ti rende più felice, migliora l’equilibrio e la calma interiore. Migliora il riposo e aiuta a gestire al meglio lo stress. Sentirai che alcuni benefici sono immediati, come il rilassamento delle tensioni fisiche, l’apertura del corpo e la forza dei muscoli: fattori che ti rendono “fortemente dipendente” da questa disciplina. Poi magari nelle settimane successive ti accorgerai di essere più attento a quello che accade dentro e fuori di te. Sarai più consapevole di quello che stai vivendo. Nel giro di un paio settimane di pratiche miglioreranno anche la sicurezza in te stesso e nella tua energia.
In cosa lo Yoga è diverso dallo Stretching o da altre forme di ginnastica? Riuscirò a seguire anche se da tanto non faccio sport? Sarà difficile??
A differenza di tutte le attività sportive, lo yoga è molto di più delle semplici posizioni fisiche. Nell’Ashtanga yoga di Patanjali si parla infatti di diversi aspetti/gradi/ passi dello Yoga, uno di questi sono le posizioni. Ma se anche ci soffermiamo solo sull’aspetto fisico, lo yoga è unico perchè connette il movimento del corpo e le fluttuazioni della mente con il ritmo del respiro. Armonizzare mente, corpo e respiro ci consente di portare l’attenzione dentro di noi e a riconoscere il nostro fluire di pensieri, senza giudicarli e senza cercare di modificarli, diventiamo più attenti al corpo e alla sua “voce” silenziosa, non solo il corpo diventa più flessibile, ma anche la mente abbandona le sue rigidità.
Se non sono flessibile posso fare Yoga?
Ma certo! Anzi, direi che in questo caso lo Yoga è proprio quello che fa per te! Molti credono che lo yoga sia fatto per corpi magri, flessibili e abili in posizioni acrobatiche, ma pensare questo è come pensare di iscriversi a un corso di tennis dopo aver vinto Wimbledon. Esagero evidentemente, ma è molto importante rimarcare che lo Yoga non è destinato a una cerchia ristretta di corpi flessibili, né tanto meno ha come obiettivo le acrobazie. E’ vero che con la pratica guadagnerai una tua nuova flessibilità, che sarà fatta di forza, coordinazione, miglior circolazione sanguigna, maggior confidenza fisica con il tuo corpo e le sue possibilità, e un maggior benessere complessivo. Inizia a frequentare e troverai la pratica che più si addice a te, ala tua fase di vita e al tuo corpo. E mai viceversa 🙂
Sarà una pratica che mi aiuterà ad avere risultati in termini di modellamento corpo?
Si, assolutamente. Certo, non subito dopo le prime due lezioni, sarebbe impossibile. Ma con la pratica costante, sentirai il tuo corpo ritrovare forma, muscolatura, flessibilità.
Come posso iniziare a praticare yoga?
Tutto quello di cui hai bisogno è il tuo corpo, la tua mente, il tuo respiro e l’intenzione di iniziare con la pratica. Sarebbe anche utile avere una tuta o un paio di leggins, e una maglietta non troppo stretta. Avrai anche bisogno di un tappetino, meglio se antiscivolo, una copertina e un cuscino solido e stabile per le posizioni di pranayama e meditazione. Si pratica a piedi nudi quindi entrando nella sala yoga ti verrà richiesto di levare le scarpe. Se sudi molto ti consiglio di portare con te un asciugamano e se sei freddoloso copriti bene per non raffreddarti quando la temperatura corporea scenderà durante il rilassamento.
Di cosa ho bisogno per la pratica?
Oltre all’abbigliamento comodo e il tappetino ti verrà chiesto di portare una pallina da tennis o due, un mattoncino e un cuscino da rilassamento. Se pratichi Yin Yoga ti servirà un boolster, un cuscino particolare indicato per questa pratica. In alcune posizioni ti potrebbe venire richiesto un Yoga Block (un mattoncino) ma in genere le sale yoga sono dotate di questi supporti che poi deciderai se comprare per te. Se invece stai facendo WalkingYoga ti occorrono due bastoncini da trekking (ma non preoccuparti, non stiamo facendo NordicWalking) oppure un bastone tipo manico di scopa.
Come faccio a sapere se sto facendo bene la posizione? Sono movimenti difficili. riuscirò mai a impararli?
Se stai praticando yoga da casa (senza un insegnante che ti segue e ti vede) questa è una delle domande più legittime. E’ importante tener presente che tutti i corpi sono diversi e che si inizia sempre da una pratica definita “per principianti”. Ma se riesci, inizia ad avvicinarti a una pratica “di presenza” in modo da esser seguito da un istruttore esperto. Ricordati sempre che lo yoga non “fa male”, quindi sia che tu stia praticando da casa che online, se una posizione diventa troppo dolorosa, fastidiosa, pericolosa, ascolta il tuo corpo ed esci delicatamente dalla forma assunta.
Quante volte alla settimana devo praticare?
Sentirai la differenza e I benefici anche con una sola lezione a settimana. Puoi anche iniziare con piccolo pratiche due o tre volte la settimana anche solo di 10 o 20 minuti ciascuna. “Meglio poco che niente”. Meglio perseverare che fermarsi per via di aspettative troppo ambiziose. Focalizzati sui risultati ricevuti, anche se piccoli, piuttosto che sulle difficoltà e le limitazioni. Poco a poco, settimana dopo settimana ti accorgerai che il benessere ti porterà a stare sul tappetino con sempre maggior piacere e sempre con maggior frequenza.
Perchè è consigliato di non mangiare 2/3 ore prima della pratica?
La digestione richiede energie e se pratichi immediatamente dopo un pasto la tua energia va ai muscoli in movimento rendendo il processo digestivo più lungo e difficoltoso. Durante la pratica, nelle posizioni di torsione, in quelle inverse, o nei piegamenti indietro potrebbe darti fastidio avere un processo digestivo in corso. Praticare senza aver digerito, ti “presenterà” delle difficoltà digestive ad ogni movimento che comprime l’addome e l’intestino. Se hai troppa fame prima della pratica mangia un piccolo snack o della frutta secca senza eccedere con i manicaretti. In linea di massima è meglio praticare a stomaco vuoto e attendere almeno due ore dopo l’ultimo pasto prima di riprendere a praticare.
Mi ritroverò a fare lezione con qualcuno che segue qualche tipo di religione diversa dalla mia e vuole trasmettermi le sue credenze tramite le lezioni di yoga? Devo essere di religione induista per praticare?
Assolutamente NO. Lo yoga è areligioso e apolitico, e si pratica nel TOTALE rispetto della fede religiosa e dell’orientamento politico di ogni praticante.
Il canto dei Mantra mi mette in conflitto con la mia religione?
No, non è obbligatorio cantare i Mantra e sarà il tuo maestro a spiegartene la ragione e il significato. Rimane il fatto che comunque nessuno è obbligato a cantarli e, se questo genera imbarazzo e insofferenza, possono essere tralasciati a discrezione di chi guida la pratica.
Devo essere vegetariano per praticare yoga?
Il primo principio della filosofia yoga è ahimsa, che significa non essere violenti con se stessi e con gli altri. Alcune persone interpretano questo anche come il non mangiare prodotti animali. C’è un dibattito in merito nella comunità dello yoga – credo che sia una decisione personale che ognuno deve prendere da solo. IO sono vegetariana da una vita, ormai… ma non mi sento di considerarla una scelta obbligatoria per chi pratica. Se stai pensando di diventare vegetariano, assicurati di prendere in considerazione i tuoi problemi di salute personale e di come le tue scelte influenzeranno le persone con cui vivi. Essere vegetariano non dovrebbe essere una scelta che imponi agli altri: sarebbe una azione aggressiva in sé e non un’espressione di ahimsa.
Non ho mai sentito parlare di Chakra e ho difficoltà nell’identificare questa dimensione della pratica?
Bene, così avrai un motivo in più per venire a lezione e imparare qualcosa di nuovo 😉 Per chi si approccia alla pratica le prime lezioni sembrano la fiera del “non sense” una strana figura all’inizio della sala che usa espressioni illogiche come attivate i piedi e “radicateli” nel tappetino, sollevate il petto ed espandete il “diaframma” (e magari ti chiedi cosa è questo strumento?) e ancora… “apriamo il chakra del cuore” mentre tu stai sforzandoti di portare indietro le scapole ad unirle , come precedentemente aveva istruito la vocina… è tutto un mondo da scoprire, comincia magari, alla fine della lezione, a chiedere spiegazioni, all’insegnante se vuoi, o a un compagno di pratica, e vedrai che, a poco a poco, sarai tu che spiegherai agli altri queste espressioni.
Posso fare yoga durante il ciclo?
Alcune donne preferiscono prendersi una pausa durante il ciclo, altre non interrompono le loro attività quotidiane. Non sono consigliate posizioni inverse, nelle quali la testa è più in basso del cuore, perchè potrebbero interrompere il flusso. Anche le torsioni troppo intense potrebbero essere scomode e disturbare alcune praticanti. Sarebbe preferibile una pratica dolce e morbida per i primi giorni del ciclo, dipende comunque dalle disposizioni fisiche di ognuna di noi. E’ importante comunicarlo all’inizio della pratica all’insegnante se persiste qualche disagio.
Se ho problemi di salute posso praticare Yoga?
Sono in tanti ad avvicinarsi allo yoga proprio per problemi di salute. Esistono diverse classi di yoga, e di sicuro troverai lo spazio che fa per te. Ma non praticare in caso di infiammazioni e dolori forti e consulta sempre il tuo dottore e il tuo maestro prima di entrare in sala yoga con un disturbo fisico importante e invadente.
Posso fare Yoga se sono incinta?
Prima di tutto confrontati con il tuo dottore e seguine le istruzioni e i suggerimenti. Se non hai mai praticato yoga, si consiglia di non iniziare se non dopo il terzo mese e solo dovo esserti consultata con il medico che ti segue.
Se invece sei una praticante e il tuo corpo conosce bene le posizioni e le sue reazioni alle stesse, puoi continuare ma avvisando della situazione ed evitando ogni posizione che comprime l’addome. Sarà l’insegnante a guidarti nei piccoli accorgimenti che ti accompagneranno, modificandosi settimana dopo settimana, al parto. Inoltre, durante la gravidanza, e successivamente l’allattamento le modifiche ormonali rendono le articolazioni delle anche e delle pelvi molto più flessibili quindi la pratica deve focalizzarsi su una maggiore stabilità e non sull’estremo allungamento.
Quando iniziare a praticare la meditazione e con che modalità posso approcciare questo aspetto della disciplina?
La meditazione è un passo naturale per chi pratica, conoscendo il silenzio, lasciando il corpo comodo nella sua posizione e attento al respiro, diviene spontaneo concentrarsi su un oggetto di attenzione e quietare le fluttuazioni della mente…. Era da li che avevamo iniziato, non è vero? 😉
Altro 😉
Queste sono solo alcune delle domande che potrebbero venirti in mente. Se hai altre domande, dubbi o curiosità, scrivici pure, cercheremo di trovare insieme le risposte 🙂